STAGIONE 2022 "La musica non ha un senso...perchè ne ha infiniti"
"Ebbene, niente di tutto ciò si è avvertito, fin dalla Ouverture, ben condotta da Parmeggiani, con i tempi giusti, sonorità rifinite, belle dinamiche...La scorrevolezza musicale è imposta dal direttore che, per esigenze di assenza di buca, dirige da seduto e imprime a tutta l’opera un clima garbato. La postura da seduto giocoforza gli impone movimenti rilassati e quasi cameristici, che producono in orchestra begli impasti timbrici, un suono curato e un tactus sempre perfetto, per farla breve, “alla Giulini”. La lettura direttoriale è improntata infatti a una bella cura dei dettagli, ad una piacevole scioltezza, ad un lasciar respirare la musica e il canto"