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BIS! Ascoltiamo due volte: Schumann
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BIS! Ascoltiamo due volte: Schumann
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Accademia Filarmonica Romana (2024)
21 apirila 2024 (1 emanaldiak)
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BIS! Ascoltiamo due volte: Schumann by Schumann, Noiztik (2024/2024), Accademia Filarmonica Romana, Rome, Italy

Hautatu LanaAdagio and Allegro for Violin and Piano in A flat Major, op. 70 (Adagio and Allegro for Violin and Piano in A flat Major, Op, 70), Schumann

Tresneria

Secondo incontro per BIS! Ascoltiamo due volte, il nuovo format dell’Accademia Filarmonica Romana ideato dal suo direttore artistico, fra i violoncellisti italiani più apprezzati, Enrico Dindo accompagnato dalla pianista Monica Cattarossi. L’intento è quello di offrire al pubblico un ascolto più consapevole e attento; ogni ascolto musicale, infatti, viene ripetuto due volte intervallato da un momento di dialogo con i musicisti e un’interazione con gli ascoltatori, moderato dal musicologo Valerio Sebastiani. Sarà così l’occasione per mettere in rilievo aspetti musicali, strutturali e interpretativi e altre curiosità legate all’esecuzione. Il pubblico avrà modo di confrontare il primo ascolto vergine con il secondo più consapevole, valutando l’importanza sia dell’approccio incondizionato sia della formazione all’ascolto. Se il concerto di apertura è stato incentrato su Beethoven con la Sonata per violoncello e pianoforte in la maggiore op. 69, il secondo incontro domenica 21 aprile in Sala Casella (ore 17.30 via Flaminia 118), sarà dedicato al repertorio romantico di Robert Schumann con due pezzi entrambi composti nel 1849, l’Adagio e Allegro op. 70 e i Fünf Stücke im Volkston op. 102. Il primo, originariamente per corno e pianoforte e poi trasposto per altri strumenti solisti, come in questo caso il violoncello, alterna momenti dal tono più meditativo dell’Adagio con una esaltata concitazione delle pagine finali dell’Allegro. Nei Cinque pezzi in stile popolare, il violoncello ha un ruolo dominante rispetto al pianoforte; l’autore si richiama a temi popolari, come una brillante polka boema, una berceuse e altre danze stilizzate, tra il carattere rustico e i ritmi vivaci della tarantella. “Motivato dalla voglia di portare un tocco personale e musicale all'Accademia Filarmonica Romana, ho pensato di creare un nuovo ciclo che metterà in primo piano il repertorio per violoncello, il quale ha sempre influenzato le mie scelte come direttore artistico in modo significativo e sempre appassionato” spiega Dindo, che prosegue: “La formula di BIS! darà agli ascoltatori la possibilità di confrontare la freschezza del primo ascolto con la consapevolezza del secondo, mettendo in luce la differenza tra un approccio spontaneo e la crescita nell’ascolto”. Enrico Dindo violoncello Monica Cattarossi pianoforte introduzione e moderazione Valerio Sebastiani Robert Schumann Adagio e Allegro op. 70 Fünf Stücke im Volkston op. 102 Enrico Dindo Inizia a sei anni lo studio del violoncello. Si perfeziona con Antonio Janigro e nel 1997 conquista il Primo Premio al Concours de Violoncelle Rostropovitch di Parigi. Da quel momento, dopo essere stato, dal 1987 al 1998, primo violoncello solista dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, inizia un’attività da solista che lo porta a esibirsi con le più prestigiose orchestre del mondo come BBC Philharmonic, Orchestre Nationale de France, Tokyo Symphony Orchestra, Filarmonica della Scala, Filarmonica di San Pietroburgo, London Philharmonic Orchestra, a fianco dei più importanti direttori tra i quali Riccardo Chailly, Gianandrea Noseda, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti, Yuri Temirkanov, Riccardo Muti e lo stesso Mstislav Rostropovič. Direttore stabile dell’Orchestra da camera I Solisti di Pavia, ensemble da lui creato nel 2001, è stato Direttore musicale della HRT Symphony Orchestra di Zagabria dal 2014 al 2021. Dal 2022 è Direttore artistico dell'Accademia Filarmonica Romana. È docente di violoncello presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, presso la Pavia Cello Academy e ai corsi estivi del Garda Lake Music Festival. Ha inciso per Chandos e Decca. È Accademico di Santa Cecilia e suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717, affidatogli dalla Fondazione Pro Canale. Monica Cattarossi Risiede a Milano e lavora nell’ambito della musica da camera e dell’accompagnamento, come interprete, camerista e docente. Invitata a suonare ai più importanti festival internazionali, ha tenuto concerti in sale prestigiose sia come solista che in duo con Julius Berger, Umberto Clerici, Rocco Filippini, Antonio Meneses, Dora Schwarzberg. Con il violoncellista Enrico Dindo ha creato sodalizio professionale consolidatosi grazie alla collaborazione per la Pavia Cello Academy e il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, in cui Monica è docente accompagnatore. Insegna musica da camera presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano e ha tenuto masterclass presso la Sapporo Music University, la Seoul Chamber Orchestra, l’Accademia di Musica di Danzica. Come accompagnatrice pianistica ha collaborato con l’Università Mozarteum di Salisburgo, attualmente con l’Accademia Chigiana di Siena e lo Stauffer Center for Strings di Cremona. Ha registrato assieme a Filippo Farinelli l’opera completa di André Jolivet per due pianoforti per l’etichetta Brilliant Classics, con il violoncellista Ettore Pagano un CD per la rivista Suonare News. È laureata in Musicologia.
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