Un concerto per occhi e orecchie, nel segno dell'accessibilità e dell'inclusione, che intende valorizzare il talento di artiste e artisti con disabilità, con una selezione di arie dal repertorio operistico e cameristico per soprano lirico accompagnate dal violoncello e dalla LIS (Lingua dei Segni Italiana).
Musica da ascoltare nell'interpretazione di Francesca Mannino (soprano non vedente) e Pietro Nappi (Primo violoncello della Filarmonica Toscanini), ma anche da guardare, nella forma coreografica di Gloria Antognozzi, LIS performer, e Valentina Di Leva, interprete LIS.
Note Al Programma
Quando si parte dalla musica, intesa come forza ed energia da ricevere per sé stessi e da trasmettere, prende il sopravvento la consapevolezza che con essa si può moltissimo. La musica intanto fa incontrare e favorisce la comunicazione ed è successo così al soprano Francesca, affetta da disabilità visiva, e al violoncellista Pietro. Si trovano, ed insieme hanno un’idea che condividono subito tra loro non prima di aver pensato tanto ed essersi interrogati... Ma è la musica ad illuminarli facendo fare loro la scoperta: hanno capito che si può anche cambiare, uscire dal solito percorso! Così Pietro dice a Francesca “Se la mia voce oltre a farti da contrappunto si esprimesse in un modo diverso e cercasse idealmente di raggiungere davvero la tua?” Allora riflettendo su quale strada percorrere, trovano altre voci di musicisti con disabilità come Francesco Landini e Joaquín Rodrigo, non vedenti, per presentare un altro caso umano, impressionante per la dignità dell’uomo e l’orrore dei fatti: Padre Komitas che, quando vede i massacri che costituivano il genocidio del suo popolo con la distruzione del suo lavoro di raccolta della tradizione musicale armena, non parla più e diventa muto fino alla morte avvenuta vent’anni dopo, in pratica impazzisce dalla disperazione. La proposta, guardando quanto sta avvenendo, vuole gridare la pace per tutti! A questo dà corpo il violoncello Pietro da solo, intanto Francesca si appropria dell’immaginifico Puccini di Avanti Urania: Io non ho l'ali, eppur quando dal molo lancio la prora al mar... anch’io spazio... Chi è Urania se non lei voce orgogliosa entusiasta che non manca, spronata da Bellini, di rivolgersi alla luna o a ribadire la sua fiducia nel canto e nella musica (La Capinera) fino a lasciarsi sedurre da Rossini. A quel punto Francesca con Pietro coinvolgono anche noi come pubblico... Presto in danza a tondo, a tondo, donne mie venite qua, frinche, frinche mamma mia se salterà... Del resto, come si fa a dire di no a Rossini? Le intrepreti LIS Gloria Antognozzi e Valentina Di Leva la lingua dei segni moltiplicano e, nello stesso tempo, uniscono le voci in una sola per parlare per tutti e a tutti!
Giulia Bassi, Responsabile contenuti musicali per La Toscanini
