Organization

Teatro Carlo Felice

Others

Chorus of Teatro Carlo Felice di Genova

Chorus master

Claudio Marino Moretti

Instrumentalist

Patrizia Priarone

Piano

Eleonora De Poi

Viola

Organ

Singer

Soprano

Angelica Disanto

Mezzo-soprano

Alena Sautier

Tenor

Antonio Mandrillo

Bass

Roberto Lorenzi

Concerto Di Pasqua I

Genoa

Italy

Concerto Di Pasqua I: Requiem Puccini (+1 More)

Public

Concert

Oratorio / Orchestral

Requiem

Stabat Mater

Approved

Il Requiem di Giacomo Puccini, composto nel 1905 in occasione del quarto anniversario della morte di Giuseppe Verdi, è rimasto per diversi anni tra le carte private del compositore. Solo nel 1976 ne venne curata la prima pubblicazione. La partitura, commissionata da Giulio Ricordi, fu con buone probabilità composta di getto, nell’arco di una giornata. La prima esecuzione si tenne il 15 febbraio 1905 alla Casa di Riposo per Musicisti di Milano, dove Verdi aveva risieduto nei suoi ultimi anni, per un ristretto gruppo di ospiti. Uno degli elementi più singolari del Requiem è la scelta dell’organico: coro, viola e organo. Il brano, il cui testo è la preghiera Requiem aeternam, si apre con un Largo. Alla breve introduzione organistica segue una prima esposizione del testo da parte del coro all’unisono accompagnato dall’organo. La sezione centrale, Calmissimo, vede invece un dialogo tra organo e viola, il tema «con molto sentimento» affidato alla stessa è la melodia più “pucciniana” del brano, a cui presto si aggiunge il coro a tre voci in un crescendo di lirismo. L’ultima sezione del Requiem è una ripresa del primo Largo arricchita dalla presenza della viola che ricorda il tema centrale. Sebbene non si abbia traccia di altre esecuzioni del Requiem nei primi anni dalla composizione, è proprio in memoria di Puccini stesso che il brano venne eseguito dal coro degli studenti del Conservatorio di Milano il 29 dicembre 1924.

Lo Stabat Mater di Antonin Dvořàk, nella prima versione per soli, coro, e pianoforte risale al 1876 (in seguito il componitore ne avrebbe approntato una versione per soli, coro e orchestra). Dvořàk viveva in quel periodo un momento di lutto famigliare, avendo da poco perso i figli Růženka e Otakar, la ripresa musicale della sequenza di Jacopone da Todi assume dunque un significato molto profondo e intimo. Lo Stabat Mater, il primo ampio lavoro corale del compositore, è suddiviso in dieci sezioni – in ciascuna vengono ripresi tre o sei versi del testo medievale – che alternano momenti solistici e momenti corali. Già dall’introduzione strumentale si percepisce uno degli elementi più singolari del brano: una personalissima rielaborazioni di stili e affetti diversi. Sebbene il tono generale si mantenga grave e meditativo, non mancano momenti di maggior serenità (il modo minore si alterna al maggiore), così come le interpolazioni di temi popolari tanto care al compositore. La sequenza medievale mantiene da un lato la consueta magnificenza liturgica, dall’altro viene arricchita da un sistema di influenze che molto deve alla tradizione settecentesca e in particolare alla tradizione romantica. La prima esecuzione dello Stabat Mater si tenne a Praga nel 1880, per essere seguita tre anni dopo da una acclamatissima ripresa londinese.

Ludovica Gelpi

italiano

Giacomo Puccini’s Requiem, composed in 1905 on the occasion of the fourth anniversary of Giuseppe Verdi’s death, remained for several years among the composer’s private papers. It was not until 1976 that it was first published. The score, commissioned by Giulio Ricordi, was most likely composed on the spur of the moment, in the space of a day. The first performance was held on 15 February 1905 at the Casa di Riposo per Musicisti in Milan, where Verdi had resided in his last years, for a small group of guests. One of the most unique elements of the Requiem is the choice of organ: choir, viola and organ. The piece, whose text is the Requiem aeternam prayer, opens with a Largo. The brief organ introduction is followed by an initial exposition of the text by the choir in unison accompanied by the organ. The central section, Calmissimo, instead sees a dialogue between organ and viola, the theme ‘con molto sentimento’ entrusted to the viola is the most ‘Puccinian’ melody in the piece, which is soon joined by the three-voice choir in a crescendo of lyricism. The last section of the Requiem is a reprise of the first Largo enriched by the presence of the viola that recalls the central theme. Although there is no trace of other performances of the Requiem in the early years of its composition, it is in memory of Puccini himself that the piece was performed by the student choir of the Milan Conservatory on 29 December 1924.

Antonin Dvořàk’s Stabat Mater, in its first version for soloists, choir and piano, dates back to 1876 (the composer would later prepare a version for soloists, choir and orchestra). Dvořàk was going through a period of family mourning at the time, having recently lost his children Růženka and Otakar. The musical reprise of Jacopone da Todi’s sequence therefore takes on a very deep and intimate meaning. The Stabat Mater, the composer’s first extensive choral work, is divided into ten sections – in each of which three or six verses from the medieval text are taken – alternating between solo and choral moments. Already from the instrumental introduction one can perceive one of the most unique elements of the piece: a very personal reworking of different styles and affects. Although the general tone remains serious and meditative, there are moments of greater serenity (the minor mode alternates with the major), as well as interpolations of popular themes so dear to the composer. On the one hand, the medieval sequence retains its usual liturgical magnificence, on the other hand, it is enriched by a system of influences that owes much to the 18th-century tradition and in particular the Romantic tradition. The first performance of the Stabat Mater took place in Prague in 1880, to be followed three years later by a highly acclaimed London revival.

Ludovica Gelpi

English

Frammistaða áskriftir (Leikarar & starfslið )

Tækjabúnaður

Áhöfn

Hljómsveit