Artist

Admin

Ravenna Festival

Conductor

Riccardo Muti

Orchestra

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

Others

Coro del Teatro Municipale di Piacenza

Chorus master

Corrado Casati

Singer

Rosa Feola

Soloist

Elisa Balbo

Juliana Grigoryan

Isabel De Paoli

Piero Pretti

Luca Micheletti

Riccardo Zanellato

Riccardo Rados

Vittoria Magnarello

Juan Sebastián Cáceres Lara

Gala Verdiano

Busseto

Italy

Teatro Giuseppe Verdi

Ravenna

Teatro Dante Alighieri

Gala Verdiano: Opera anthology Verdi

Public

Concert

Derived from the Opera anthology by Giuseppe Verdi

Approved

Change, renewal and experimentation: all in the pursuit of artistic quality and a direct approach to the widest possible audience. This has always been the hallmark of the Ravenna Festival’s autumn season: from productions conceived as stage boxes to be transformed into something different every night, to a mix of the most diverse genres and periods, from dance to poetry, from theatre to music, from virtual technology to dreamlike settings. And now for something new: the stage will be stripped bare to make way for music and song—naked performances barely clothed in the chromatic and evocative brushstrokes of a young visual artist.
It is an exploration of new staging solutions capable of restoring the opera to its original “purity”, in full compliance with the compositional dictates that Riccardo Muti, once again at the head of his young orchestra, will investigate through the innermost subtleties of the score, seeking at the same time to enhance its atmospheres and moods. It is a journey towards a different kind of staging, far removed from the conventional stage action, but also from the aseptic dimension of the concert, free from didactic intentions and yet imbued with the dramaturgical essence of the musical texture. The inexhaustible texture of Italian opera, be it the tragic, lunar lyricism of Bellini’s masterpiece Norma; the heroic longing for freedom that animates Nabucco, or the emotional fervour that pervades every page of Verdi’s operas.

English

Cambiare, rinnovarsi, sperimentare: sempre in nome della qualità artistica e di un incontro immediato con il pubblico più eterogeneo. È questo che fin dall’inizio ha caratterizzato l’appendice autunnale di Ravenna Festival: dalle produzioni pensate come scatole sceniche in grado di mutare sera dopo sera, alla commistione tra i linguaggi, e le epoche, più diversi, danza e poesia, teatro e musica, tecnologia virtuale e fondali onirici. E ora, ecco un altro spunto innovativo: il palcoscenico si spoglia per lasciare spazio alla musica e al canto, alla nuda interpretazione rivestita appena del gesto cromatico ed evocativo di un giovane visual artist.
Alla ricerca di nuove soluzioni sceniche capaci di restituire l’opera “in purezza”: con la piena adesione al dettato compositivo – che Riccardo Muti, ancora una volta sul podio della sua giovane orchestra, distilla indagando nelle pieghe della partitura; e al tempo stesso di esaltarne le atmosfere e gli stati d’animo più riposti. Verso una nuova scena, lontana dall’agire convenzionale del palcoscenico, ma anche dalla dimensione asettica del concerto; scevra da ogni intento didascalico, eppure calata nel cuore drammaturgico del testo musicale. Il testo infallibile dell’opera italiana: il lirismo tragico e lunare del capolavoro di Bellini e l’eroico anelito alla libertà che innerva Nabucco, così come il fremito espressivo che attraversa ogni singola pagina di Verdi.

italiano

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