Organization

Cantor

Soprano

Francesca Boncompagni

Teatro Rossini di Lugo

Usurpator Tiranno - Marco Mencoboni

Lugo

Itália

Teatro Rossini

Usurpator Tiranno - Marco Mencoboni: Concert Various

Public

Concerto

Approved

Love is the protagonist of this concert, Love that takes your breath away through all the emotions it is capable of evoking. Proserpina's angry and fatal love that goes up from the underworld to seek her stern and traitor Pluto (Sances). The insatiable and libertine love of a young man who simultaneously enjoys the graces of Clori, Armilla and Filli (Barbarino). The enemy, perfidious and cruel Love that makes life a Hell (Mazzocchi). The one that asks for pity, the pity demanded by those who promise eternal fidelity, the sweet one of those who wait to wither like a flower never picked (Of India). Then there is the melancholic love typical of the painful notes of the greatest female composer of the Baroque (Strozzi) and then, in conclusion, the nice erotic game of Fileno and Clori where kisses easily turn into greedy sensual bites (Obizzi). All this in a continuous alternation of joy and pain where even the latter, a constant theme of seventeenth-century poetic literature, in its melancholy basking is ultimately transformed into a very subtle pleasure. In support of the whole repertoire, the harpsichord, the main instrument of the Italian Baroque, also creator, thanks to the art of the composers who wrote for it, of a great evocative capacity.

English

L’Amore è il protagonista di questo concerto, l’Amore che toglie il fiato attraverso tutte l’emozioni che è capace di evocare. L’ Amore rabbioso e funesto di Proserpina che risale dagl’inferi per cercare il suo severo e traditore Plutone (Sances). L’ Amore insaziabile e libertino di un giovane che gode contemporaneamente delle grazie di Clori, Armilla e Filli (Barbarino). L’Amore nemico, perfido e crudele che rende la vita un Inferno (Mazzocchi). Quello che chiede pietà, la pietà pretesa da chi promette eterna fedeltà, quello dolce di chi aspetterà di appassire come un fiore mai colto (D’India). C’è poi l’Amore melanconico tipico delle note dolenti della più grande compositrice donna del Barocco (Strozzi) e poi, in conclusione, il simpatico gioco erotico di Fileno e Clori dove i baci facilmente si trasformano in ingordi morsi sensuali (Obizzi). Il tutto in un continuo alternarsi di gioia e dolore dove anche quest’ultimo, tema costante della letteratura poetica seicentesca, nel suo malinconico crogiolarsi si trasforma in fin dei conti in un sottilissimo piacere. A sostegno di tutto il repertorio il clavicembalo, lo strumento principe del barocco italiano artefice anch’esso, grazie all’arte dei compositori che per esso hanno scritto, di una grande capacità evocativa.

italiano

Créditos do espetáculo (Elenco & Equipe )

Elenco