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26Bravi tutti, insomma, ma straordinaria Federica Vitali. ‘Un bel dì vedremo’ è delicato e intenso, invita alla speranza e lascia tutti con il medesimo sogno della Butterfly.
La sublime e dolcissima Leonora aveva la bella figura e la perlacea voce di Federica Vitali, artista sensibile e musicalissima, capace di dominare la scena sfoggiando tutto il carnet dei colori presenti nella sua bella voce di soprano. Gli acuti sicuri, frecce di fuoco ed il fraseggio e dizione ottimi, ha donato momenti da brivido autentico nella famosa frase del concertato finale del secondo atto “ Sei tu dal ciel disceso” o nell’aria “D’amor sull’ali rosee” lavorato con grande intensità o nella struggente scena della morte passando attraverso un Miserere eccelso e sofferto.
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19The entrance of Federica Vitali as Cio-Cio-San was nothing short of exquisite… As she flitted across the stage delicately, the very picture of modesty and vulnerability, my heart broke a little for her, knowing what would befall her at Pinkerton’s cruel, clumsy hands. It’s no mean feat to play a naïve 15-year-old who is only just opening up to the world, but Vitali made the role her own in a way I have rarely experienced locally… As wondrous as the whole show was, …nothing prepared me for the final tableau. Like something out of a half-remembered dream, as you rub the sleep from your eyes, I will never forget Cio-Cio-San, now no longer fragile and breakable but full of warrior-like triumph. Gone was the butterfly, crushed in Pinkerton’s hands, and instead, a goddess was born. Her death a picture of victory rather than sad, cowering defeat… Visually stunning and unmistakeably haunting, the Teatru Aurora’s Madama Butterfly was a triumph in every sense of the word. I encourage everyone, whether opera buffs or not, to allow themselves to be seduced by the magicians who made the 2023 Madama Butterfly a show to end all shows.
What a Madama Butterfly this was! There was a first-class cast of principals. Soprano Federica Vitali was a visually beautiful Cio-Cio-San who eagerly tries to leave her past behind her and embrace an alien culture by marrying Pinkerton. She reneges on the religion of her forebears, relatives and friends in a quite obvious clash of cultures, which runs like a thread in the entire opera. Vitali is a truly impressive singing-actress. She smoothly tackled the transition from adolescence to womanhood, retaining utter faith and hope in preserving her marriage to what proves to be a worthless man. The feverish hope at the prospect of meeting him again is pitiful because we know how it will end. This makes the latter scene with Sharpless all the more poignant as she is filled with intense joy and expectation. Sharpless does not have the heart to tell her the full truth. However, a singer like her made one join her, going against reality and final dénouement; we tend to rebel against the obvious, hoping with her that she would triumph. She did triumph in her Un bel dì vedremo. That is until the devastating truth hit home. Despairing, she could not but cling to one of her innately unchanged values: that death was better than living dishonourably.
Straordinaria l’interpretazione, vocale e scenica, del soprano Federica Vitali.
Un evento che ha emozionato il pubblico, di fronte alla bellezza interpretativa e alle straordinarie capacità vocali del soprano Federica Vitali che ha intrepretato Cio-Cio-San… Federica Vitali è entrata nel ruolo in maniera profonda, emotivamente e con una vocalità appassionata.
Ed è proprio a lei (Federica Vitali) che va fatto un plauso per un’interpretazione perfetta vocalmente, ma anche meravigliosamente espressiva. La sua recitazione quasi infantile di giovane innamorata è assolutamente quella richiesta dal ruolo pensato da Puccini.
Federica Vitali in the role of Geltrude proved herself to be an excellent comedy actress, really hamming up the role in fine style, and sporting a captivating hairstyle. Moreover, she used the role to show off her beautifully sounding soprano, which she used well in characterizing the role.
Tratteggiato perfettamente da Federica Vitali, il ruolo di Geltrude. Vocalmente totalmente aderente al personaggio, ha dimostrato di possedere un'ottima espressività anche dal punto di vista scenico.
Il secondo cast in scena in questo allestimento è visivamente credibile e vocalmente dotato, composto da giovani che promettono molto bene. Grandi applausi per Federica Vitali, una Cio-Cio-San giovane e bella, appassionata e in grado di regalare un’interpretazione dell’aria “Un bel dì, vedremo” che andava dritta al significato delle parole.
Dal punto di vista vocale spiccava l’Amalia di Federica Vitali. Il giovane soprano sfoggiava un bel timbro lirico, duttile nel fraseggio e sicuro negli acuti.
Federica Vitali (Violetta) e Oreste Cosimo (Alfredo) sono stati giustamente applauditi con enfasi.. La voce di Federica ha un'estensione straordinaria e ne dà prova in ogni occasione, ma l'apice l'ha sicuramente raggiunto nella scena finale svolta in ospedale, in prossimità di abbracciare la morte, tanto da sentire "Brava! Brava!" prima che l'atto terminasse.
Rispetto ai cantanti, molto interessante la giovane Federica Vitali (Violetta Valery). Un’interpretazione intensa e partecipata la sua, mai esagerata. Ha ben reso lo spessore drammatico del personaggio, cavandosela bene nell’impervio ruolo di una delle donne musicalmente più complesse del repertorio verdiano.
“e del baritono Leon Kim,… che assieme al soprano Federica Vitali, una Musetta di gran piglio, han dato vita alla verve tutta bohemien. Per loro gli applausi più scroscianti”
“Una bella ragazza di vent’anni…molta civetteria, un pochino di ambizione e nessuna ortografia…Delizia delle cene del Quartiere Latino”. Federica Vitali l’ha brillantemente incarnata con una verve spumeggiante che si è “rubata” il favore e gli applausi del pubblico negli abiti dell’Angelo azzurro nella scena con Alcinodoro al caffè Momus che la vede, infine, trasformata in una Marianna, portata in trionfo, avvolta dalla bandiera francese .” Flaviano Bosco – instArt 2023
Un grande plauso va alla triade dei protagonisti…Federica Vitali dona alla povera Desdemona una scia eterea, efficace soprattutto nella malinconica scena prima del triste epilogo.
Valori individuali e perfetto affiatamento caratterizzano i tre protagonisti della prima compagnia, ma anche la seconda si presenta ben assortita ed equilibrata…Con lui (Roberto Aronica) la giovane Federica Vitali è una Desdemona in via di maturazione, ma già interessante per la consapevolezza e la convinzione con cui affronta la parte senza cedimenti e con un approccio fresco e partecipe.
