Ha spiccato in particolare modo il soprano Marily Santoro (Solvejg) con la sua voce lunga, morbida, vellutata e ricca di armonici.
Un plauso particolare alle voci intrecciate nel corso dell’opera del giovane soprano reggino Marily Santoro dotato di vocalità limpida e sicura, gestita da un buon controllo del fiato sul registro medio-grave che le ha permesso una buona riuscita, risultando gradevole nel fraseggio che gestisce con grande musicalità verso il registro acuto, senza sbavature vocali;
Il soprano Cristin Arsenova (Susanna), con la sua voce duttile, cedevole, ricca di sfumature e dalla pregevole zona media, ha dato il meglio di sè nella languida aria Deh vieni non tardar.
Cristin Arsenova incarna una divertente Susanna dalla voce cristallina e l’interpretazione birichina.
La pertinenza interpretativa dei ruoli vocali, la compattezza del coro istruito da Luigi Petrozziello, la sobrietà della messa in scena che si è ben armonizzata col classicismo mozartiano, tra spunti di Gluck e Metastasio, nonché la direzione competente e appassionata di Claudia Patanè, hanno certamente favorito un alto gradimento del pubblico, che, sia pure non molto numeroso e stressato dal caldo di una serata settembrina, ha elargito un ampio plauso a fine serata.
Bravissima invece Ilaria Ribezzi nel ruolo di Suzuki, la fedele serva, alla quale il mezzosoprano ha donato un fraseggio quanto mai espressivo e una gestualità icastica e pregnante, uniti a una notevole morbidezza di timbro e a una eccellente dizione, tutte qualità che ne hanno senz'altro fatto uno dei migliori interpreti del cast.
Jolana Fogasova ha fornito al personaggio di Salome una voce fortemente temprata, dagli acuti agili, netti e puliti, con in più una zona media di grande pregio e prestanza. La cantante ha utilizzato anche i passaggi di registro con grande destrezza e sicurezza, riuscendo a dominare l'intera e impervia tessitura della sua parte.
Applausi a fine serata per tutto il cast e, in particolare, per gli interpreti principali, tutti costretti - per una scelta del regista - a cantare scalzi. "Un bravo speciale all’agile soprano Jolana Fogasova (Salome) capace di trasformarsi da graziosa e capricciosa in matura donna dalla ferina femminilità."