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Brilliantly Swiss
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Brilliantly Swiss
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Swiss orchestra (2024)
29 - 30 ekaina 2024 (2 emanaldiak)
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Brilliantly Swiss by Juon, P., Tartini, Kreisler, F., Grieg, Strong, lr. 29 eka. 2024, Noiztik (2024/2024), Zuzendaria Lena-Lisa Wüstendörfer, Andermatt Concert Hall, Andermatt, Switzerland

Cast and Crew ikusteko 29 eka. 2024
Hautatu Lana5 Stücke für Streichorchester, Op.16, Juon, P.

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L’8 febbraio 1935, il compositore e violinista austro-americano Fritz Kreisler, fece una dichiarazione sconcertante al New York Times: «Le circostanze mi hanno portato a seguire questo approccio circa 30 anni fa, quando volevo arricchire i miei programmi di concerti. Mi sembrava sconvenevole e inopportuno continuare a ripetere il mio nome nei programmi». Ma cosa era successo? Il bambino prodigio Kreisler, divenuto uno dei violinisti più apprezzati della prima metà del XX secolo, aveva acquistato – secondo il suo stesso racconto – vecchi manoscritti di compositori allora sconosciuti come Gaetano Pugnani, François Couperin e Antonio Vivaldi. Kreisler li «arrangiava» per violino e faceva stampare le partiture che poi suonava nei suoi concerti. Ciò accadde fin quando il critico musicale Olin Downes non rivelò che molte opere di questi compositori barocchi erano in realtà riconducibili allo stesso Kreisler: erano dunque falsi che però avevano fatto il giro del mondo. Ciò che per molti era uno scherzo divertente fece arrabbiare alcuni critici, in particolare Ernest Newman: «Quanto è facile, e lo è sempre stato, scrivere questo tipo di musica. […] Chiunque abbia in sé anche il più piccolo briciolo di talento e la minima conoscenza dell’epoca potrebbe produrre qualcosa di simile ogni mattina con la mano che non ha bisogno di radersi.» La notorietà delle composizioni di Kreisler non si ferma qui, come si può infatti ascoltare nel concerto con la Swiss Orchestra e il violinista Sebastian Bohren: quest’ultimo presenta il «Preludio e Allegro» di Kreisler (inizialmente attribuito a Pugnani) e brani in stile viennese, come il popolare «Liebesfreud» accanto alla virtuosa «Sonata del Trillo del Diavolo» di Giuseppe Tartini e alla «Berceuse» di Paul Juon. Oltre ai «5 pezzi» del compositore grigionese Paul Juon e a un corale del ginevrino George Templeton Strong, saranno eseguite anche due composizioni tardo-romantiche svizzere poco conosciute. Il segno distintivo della Swiss Orchestra è quello di riscoprire opere ingiustamente dimenticate della musica classica e romantica svizzera e di accostarle a composizioni famose. Così l’amata «Holberg Suite» di Edvard Grieg completa il variegato programma del concerto.
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