Organization

Conductor

Federico Tiezzi

Sandro Lombardi

Singer

Mezzo-soprano

Monica Bacelli

Pianist

Andrea Rebaudengo

Dramaturge

Emilio Sala

Piccolo Teatro di Milano

La lunga strada di sabbia (The long sandy road)

Milan

Italy

Piccolo Teatro Studio

Public

Concert

Approved

Between June and August 1959, the magazine Successo commissioned Pier Paolo Pasolini to take a “tour of Italy” along its most outermost border; a journey along the coastline of the peninsula. In a Fiat 1100, Pasolini travelled from Ventimiglia to Palmi, from north to south, to the islands and back. The report was published in three parts and is a light and unique moment in Pasolini’s career.
Transformed into a theatrical event – on the occasion of the one hundredth anniversary of the birth of the writer and director, celebrated this year – and extrapolated from its journalistic context, La lunga strada di sabbia offers one of those rare moments of “Pasolinian happiness”; the author, removed from the melancholic and at times tragic air of his work, and in a certain sense enjoying a holiday from himself, abandons himself to what he defines as his “Mozartian soul”. More than a form of reportage, his is a meandering exploration of the same Italy that would soon announce his decline and his death; the light, rather than solemn, celebration of an Italy in the very first and invisible moment of the economic boom, seen from the point of view of a poet whose style is of an almost infantile vitality and euphoria, joie de vivre and sensuality; a “voyage through Italy” that is also a eulogy for a lost world.

English

Tra giugno e agosto 1959 la rivista Successo commissiona a Pier Paolo Pasolini un “giro d'Italia” lungo il suo confine più esterno; un viaggio lungo la costa della penisola. In una Fiat 1100, Pasolini viaggiò da Ventimiglia a Palmi, da nord a sud, alle isole e ritorno. Il rapporto è stato pubblicato in tre parti ed è un momento leggero e unico nella carriera di Pasolini.
Trasformato in evento teatrale – in occasione del centesimo anniversario della nascita dello scrittore e regista, celebrato quest'anno – ed estrapolato dal suo contesto giornalistico, La lunga strada di sabbia offre uno di quei rari momenti di “felicità pasoliniana” ; l'autore, sottratto all'aria malinconica ea tratti tragica della sua opera, e in un certo senso godendo di una vacanza da se stesso, si abbandona a quella che definisce la sua “anima mozartiana”. Più che una forma di reportage, la sua è un'esplorazione serpeggiante della stessa Italia che presto annuncerà il suo declino e la sua morte; la celebrazione leggera, più che solenne, di un'Italia nel primissimo e invisibile momento del boom economico, vista dal punto di vista di un poeta il cui stile è di vitalità ed euforia, gioia di vivere e sensualità quasi infantili; un “viaggio attraverso l'Italia” che è anche un elogio per un mondo perduto.

italiano

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