Organization

Chanteur

Soprano

Giulia Bolcato

Serpina

Basse

Claudio Ottino

Uberto

Mezzo-soprano

Dina

Baryton

Askar Lashkin

Direction d'orchestre

Alessandro Cadario

Mise en scène

Luca Micheletti

Décors

Leila Fteita

Costumes

Lumières

Luciano Novelli

Rôle muet

Giorgio Bongiovanni

Vespone

Elisa Balbo

Melania Maggiore

Trio 1

Ténor

Manuel Pierattelli

Trio 2

Andrea Porta

Trio 3

Teatro Carlo Felice

Orchestra

Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova

La serva padrona -  (La Servante maîtresse)

Gênes

Italie

La serva padrona (+1 More)

Public

La Servante maîtresse

Trouble in Tahiti

Valide

La serva padrona Pergolesi (+1 More)

"It is a beautiful game of mirrors, explains Luca Micheletti , both for the" playful "nature of the works and because in this show, which joins two couples who are distant in time but close in spirit, we have a third couple as the protagonist who lends themselves to representing them both. Being on stage with my wife - and having conceived the project together with her in time of lockdown - is certainly an added value of this operation that finally meets the live audience. The idea behind my direction is to witness a journey through time. And the machine that allows this is the theater itself.

After the skirmishes with an apparent happy ending in the Serva padrona , the two protagonists find themselves in America two centuries later, in the midst of yet another couple crisis. A story that Bernstein tells for his part, inspired by his family history. In Trouble in Tahiti, even if Bernstein alludes to the genre of the interlude, he makes an ironic quotation from it and in fact stands out from it, above all for the bitter double background it puts into it. Nothing too serious, let's say a sprinkle of melancholy. Two masterpieces that, placed side by side, shine with an unprecedented light: many similarities, but also precious differences, which in this setting are enhanced by the continuous metamorphosis of the spaces, but also through the combination of two different modes to enjoy the musical fact ".

English

«Si tratta di un bel gioco di specchi, spiega Luca Micheletti, sia per la natura “giocosa” delle opere sia perché in questo spettacolo che affianca due coppie lontane nel tempo ma vicine nello spirito abbiamo per protagonista una terza coppia che si presta a rappresentarle entrambe. Essere in scena con mia moglie – e aver ideato il progetto insieme a lei in tempo di lockdown – è sicuramente un valore aggiunto di questa operazione che finalmente incontra il pubblico dal vivo. L’idea alla base della mia regia è quella di assistere ad un viaggio nel tempo. E la macchina che lo consente è il teatro stesso.

Dopo le schermaglie con apparente lieto fine nella Serva padrona, i due protagonisti si ritrovano nell’America di due secoli dopo, nel pieno di un’ennesima crisi di coppia. Una vicenda che Bernstein racconta da par suo, ispirandosi alla sua storia familiare. In Trouble in Tahiti, anche se Bernstein allude al genere dell’intermezzo, ne fa una citazione ironica e di fatto se ne distacca, soprattutto per il doppio fondo amaro che ci mette. Niente di troppo serio, diciamo uno spolvero di malinconia. Due capolavori che messi al fianco l’uno dell’altro brillano di una luce inedita: tante le somiglianze, ma anche le preziose differenze, che in questo allestimento vengono valorizzate dalla continua metamorfosi degli spazi, ma anche attraverso l’affiancamento di due diverse modalità di fruire del fatto musicale».

italiano

Crédits de représentation (Distribution et équipe de production )

Distribution

Équipage

Ensemble