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Santtu-Matias Rouvali / Nemanja Radulović
Santtu-Matias Rouvali / Nemanja Radulović: Violin Concerto in D minor Khachaturian (+1 More)
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Santtu-Matias Rouvali / Nemanja Radulović
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Accademia Nazionale di Santa Cecilia (2023)
14 - 16 desember 2023 (3 frammistöður)
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Santtu-Matias Rouvali / Nemanja Radulović by Khachaturian, A., Tchaikovsky, P. I., lau 16 des 2023, Frá (2023/2023), Hljómsveitarstjóri Santtu-Matias Rouvali, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Rome, Italy

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Veldu VinnaViolin Concerto in D minor Op.46 (Violin Concerto in D minor), Khachaturian, A.

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Santtu-Matias Rouvali / Nemanja Radulović
In questi concerti l’Accademia presenta due nuovi debutti: saliranno infatti per la prima volta sul palcoscenico della Sala Santa Cecilia, ospiti della stagione sinfonica, il direttore finlandese Santtu-Matias Rouvali e il violinista franco-serbo Nemanja Radulovic. Rouvali, nato nel 1985 a Lahti, in Finlandia, è Direttore principale della Philharmonia Orchestra e della Gothenburg Symphony e aprirà la serata con il Concerto per violino di Khačaturjan. L’esecuzione è affidata all’estro del violinista Nemanja Radulovic, nato in Serbia nel 1985 e trasferitosi all’età di 14 anni in Francia, dove ha completato gli studi musicali, iniziando ben presto una carriera che lo ha portato sui maggiori palcoscenici, cercando sempre di allargare i confini della musica classica e aggiudicandosi anche premi prestigiosi come quello di “Rivelazione Internazionale dell’Anno” ai Victoires de la Musique nel 2005. Il Concerto per violino di Khačaturjan, composto nel 1940 e dedicato a David Ojstrach, conquista facilmente il pubblico con il suo lirismo influenzato da musiche popolari armene, le forme solide legate alla tradizione, l’orchestrazione mirabolante e l’affascinante virtuosismo. Nella seconda parte del programma l’Orchestra sarà impegnata nella Quarta sinfonia di Čajkovskij che, come scrisse lo stesso compositore, “ha un programma abbastanza definito. L’introduzione è il germe dell’intera Sinfonia, l’idea principale dalla quale dipende tutto il resto. Il tema di apertura è il fatum, la forza inesorabile che impedisce alle nostre speranze di felicità di avverarsi […]. Questa forza è ineluttabile e invincibile”. Fu eseguita la prima volta a Mosca, con la direzione di Nicolai Rubinstein, nel febbraio del 1878.
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