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Frühere Produktionsrezensionen

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Rigoletto, Verdi
D: Barbora HorákováRichard Hein
C: Vincenzo MilletarìRichard Hein
Vincenzo Milletarì leads an action-packed Rigoletto in Prague’s newly renovated State Opera

Kyungho Kim’s gleaming tenor provided vocal thrills, and he got the Duke’s self-absorption down pat.

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06 September 2021seenandheard-international.comRick Perdian
Vincenzo Milletarì leads an action-packed Rigoletto in Prague’s newly renovated State Opera

The stage premiere of the Národní divadlo’s powerful new production of Verdi’s Rigoletto directed by Barbora Horáková Joly was a gala night at the opera. The splendor of the newly restored State Opera, to say nothing of the audience’s response and an entire flower shop’s stock delivered on stage during the curtain calls, added to the luster of the evening. And for all the talk about the death of fashion post-COVID-19, the younger people in the audience didn’t get the memo.

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06 September 2021seenandheard-international.comRick Perdian
Lohengrin, Wagner, Richard
D: Calixto Bieito
C: Matthias PintscherThomas Guggeis
Verblendet: Calixto Bieitos „Lohengrin“-Interpretation an der Berliner Staatsoper

Dass das dunkle Paar auch live höchst überzeugend seine Intrigen zu spinnen vermag, das war klar. Martin Gantner ist ein ebenso mustergültiger Telramund wie sich Ekatarina Gubanova als eine fulminante Ortrud bewährt, die nicht nur ihr Seherauge, sondern auch das Abgründige leuchten zu lassen vermag. Sie hat zudem für ihren spektakulären letzten Auftritt so viel Kraftreserven, dass kein Zweifel an ihrer Entschlossenheit zur Rache aufkommt. Adam Kutnys etwas mulmige Artikulation passt immerhin zu der Rolle als eine Art Clown, die die Regie dem Heerrufer zumisst. Gábor Bretz ist ein prägnanter, klarer Heinrich mit königlichem Timbre.

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02 Dezember 2021www.nmz.deJoachim Lange
Berlino: Il drammatico Lohengrin di Guggeis

Parto subito con il dire che protagonista assoluta di questa recita è stata la fantastica Staatskapelle Berlin, sotto una direzione meravigliosa di Thomas Guggeis. Il direttore tedesco ha guidato con polso sicurissimo l’orchestra di cui è Kapellmeister (giovanissimo, stiamo parlando di un 1993!) in una resa coerente, drammatica, eppure molto sottile ed elegante. Ben lungi dal cadere in pesanti rigonfiamenti e tronfie perorazioni retoriche, Guggeis ha diretto un Lohengrin capace di rifrangersi in colori e languori fin dal meraviglioso Preludio (candido come il cigno che conduce la sua barca), ma senza sdilinquirsi nel lungo duetto tra Lohengrin ed Elsa. L’insieme tra buca e palco non ha mai dato cenni di incertezza, il coro ha offerto una prova eccelsa, solidamente preparato da Martin Wright, e la concitazione ha tenuto incollati alla poltrona in ognuno dei tre atti, senza per questo perdere di profondità nei passaggi più statici e contemplativi. Veramente notevole, rimaniamo a guardare con grande attenzione al percorso di questo giovane musicista che, dopo gli studi a Milano, è fortunatamente stato ospite dell’Orchestra Verdi. Mi auguro davvero di vederlo sempre più spesso anche in altri teatri, se continuerà questo suo percorso.

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04 Dezember 2021www.lesalonmusical.itAlessandro Tommasi