Merunas Vitulskis / Critiques

La Traviata di Giuseppe verdi è mancata tanto al Teatro San Carlo, i quasi tre anni di assenza si sono sentiti ed il pubblico ha apprezzato e non poco l’opera. Pregevoli sono state le melodie come numerose le emozioni trasmesse in tanti momenti dal personaggio di Violetta. Sono state notevoli le interpretazioni di Stefan Pop, che, nei panni di Alfredo, e di Giorgio Germont di Giovanni Meoni, quest’ultimo con una gran voce potente e precisa; così come la postura e le movenze di Marta Calcaterra in Annina, e di Enrico Cossutta in Gastone. Senza alcun dubbio la parte del leone è stata svolta da Violetta interpretata da Jessica Nuccio. Di spessore è stata la direzione musicale di Maurizio Agostini che ha saputo trasmettere i sentimenti pieni dell’opera di Verdi. Il maestro ha restituito una Traviata ricca di emozioni dai toni inquietanti e nevrotici. Potenti i violini ed altrettanto malinconici i violoncelli e le viole avevano un timbro brunito, malinconico, grave. Accettabile la regia di Ozpetek, ci si aspettava qualcosa in più visto che è stata rappresentata una Parigi “orientale” con i tessuti damascati dei salotti e le mezzelune sospese. Buona ma con qualche pecca al terzo atto sono state le scene Dante Ferretti come altrettanto ferma è sembrata la regia, stranamente molto poco cinematogra弶ca tenendo presente il background del maestro.