La direzione di Ferdinando Sulla è piuttosto puntuale e precisa, ha determinazione nell’impulso ritmico e ottiene dall’Orchestra di Padova e del Veneto varietà dinamica e un adeguato gioco di colori. In questo modo le geometrie della raffinata partitura vengono rispettate e i grandi concertati mantengono la loro incisività e il loro significato.
Sul podio c’era un altro giovane, Ferdinando Sulla, che ha sorpreso per la chiarezza di idee e l’efficacia nel concretizzarle musicalmente, grazie anche a un’Orchestra di Padova e del Veneto impeccabile nel dare risalto alla ricchezza di colori strumentali della partitura. La sua Cenerentola è risultata brillante senza essere superficiale, animata dall’energia dell’irresistibile meccanismo teatrale in corsa verso il lieto fine, ma capace anche delle riflessioni patetiche che intarsiano il capolavoro, grazie a una notevole duttilità di fraseggio e una scelta di tempi sempre indovinata.