Name: Buon Compleanno Mascagni
Start: 2021-12-07T00:00:00.000Z
End: 2021-12-07T00:00:00.000Z
Location: Teatro Goldoni

Organization

Conductor

Mario Menicagli

Chorus master

Maurizio Preziosi

Stage director

Alessandro Cecchi Paone

Singer

Soprano

Silvia Pantani

Tenor

Andrea Bianchi

Baritone

Carlo Morini

Bass

Adriano Gramigni

Teatro Goldoni

Orchestra

Orchestra della Toscana

Others

Goldoni Theater Chorus

Buon Compleanno Mascagni

Livorno

Italy

Buon Compleanno Mascagni: Concert Various

Public

Private

Concert

Approved

“Buon compleanno Mascagni”: il 7 dicembre 1863 a Livorno, nella casa di famiglia in piazza delle Erbe (oggi piazza Cavallotti) nasce Pietro Mascagni. Quando frequenta ancora il ginnasio (il padre voleva farne un avvocato) inizia a comporre. Non cesserà mai di farlo, divenendo uno dei compositori più famosi ed acclamati al mondo. Lo ricordiamo con questa serata speciale, alla
vigilia del debutto dell’edizione del centenario de Il piccolo Marat al Teatro Goldoni, l’opera in tre atti su libretto di Giovacchino Forzano con cui il 2 maggio 1921 al Teatro
Costanzi di Roma ottenne uno dei più grandi successi della sua vita. Fu un consenso strepitoso destinato a rinvendirsi nei teatri in Italia ed all’estero per oltre venti anni, poi
l’opera scomparve progressivamente dai palcoscenici nel secondo dopoguerra. Riproporla in questa stagione lirica, nella sua città natale, con una nuova produzione
ed un nuovo allestimento a cento anni da quella trionfale première, non ha il sapore della riscoperta e della curiosità musicale fine a se stessa: è un atto alla conoscenza e
valorizzazione di un compositore che per oltre 40 anni, dal finire dell’800 in poi, ha saputo con il suo Teatro e le sue capacità di direttore d’orchestra, scrivere pagine nuove nel
modo di concepire ed eseguire il Teatro d’opera in Italia e nel mondo.
Opera complessa quanto affascinate, Il piccolo Marat è quindi oggi poco conosciuta: ne proponiamo all’ascolto tre momenti fondamentali che saranno accompagnati dalla
narrazione del noto giornalista, divulgatore e saggista Alessandro Cecchi Paone, con l’esecuzione musicale affidata all’Orchestra della Toscana ed al Coro del
Teatro Goldoni diretti dal M° Mario Menicagli (M° del Coro Maurizio Preziosi). “Si parlerà di un periodo che mi è molto caro come la Rivoluzione francese – afferma
Cecchi Paone – con le sue meraviglie ed i suoi orrori, ma comunque con il suo contributo fondamentale a rendere Patrimonio dell’Umanità la triade Libertà, Uguaglianza,
Fraternità. In tutto questo ricordando come la natura umana possa inserirsi come protagonista, ma possa anche essere travolta come vittima”.
Il soggetto de Il piccolo Marat trae spunto da un criminale episodio avvenuto negli anni del Terrore della Rivoluzione francese narrato nel libro Noyades di Nantes di George
Lenôtre, che però, con i suoi protagonisti principali, resta confinato sullo sfondo di una vicenda complessa e truce, ma molto più umana: l’amore di un figlio per la madre
che sa di essere in estremo pericolo di vita e che decide di fare di tutto per salvarla; ancora l’amore, ma tra i due protagonisti per antonomasia – il tenore ed il soprano –
che si fanno forza per ribellarsi alla crudeltà dell’ Orco, lo spietato persecutore dei prigionieri politici, condannati a morte senza processo; la coscienza umana e civile
che non volge lo sguardo da un’altra parte rispetto alla ferocia, ma si ribella ed adopera per farla cessare (i ruoli del Carpentiere e del Soldato).
“Ho scelto di aprire il concerto nel segno di un’opera come Il piccolo Marat, difficile ma straordinaria – afferma il direttore d’orchestra Mario Menicagli – l’impeto, la
veracità, la freschezza che echeggiano in questo spartito hanno pochi riferimenti similari nella produzione di Mascagni, segno di una maturità ormai raggiunta e di una
volontà di proporre nuove scelte al passo con i tempi”. Nella seconda parte del concerto, spazio ad alcune pagine sinfoniche tratte da alcune opere mascagnane
(Guglielmo Ratcliff, Le maschere, Isabeau), ciascuna delle quali per ispirazione, scrittura orchestrale e colore, condurrà lo spettatore a periodi diversi
della vita umana ed artistica del musicista livornese.
Buon compleanno, Maestro.

italiano

Happy Birthday Mascagni” : on 7 December 1863 in Livorno, in the family home in Piazza delle Erbe (now Piazza Cavallotti), Pietro Mascagni was born . When he is still in high school (his father wanted to make him a lawyer) he starts composing. He will never stop doing it, becoming one of the most famous and acclaimed composers in the world. We remember him with this special evening, on the
eve of the debut of the centenary edition of Il piccolo Marat at the Goldoni Theater, the opera in three acts with libretto by Giovacchino Forzano with which on May 2, 1921 at the Teatro
Costanzi in Rome he obtained one of the most great successes of his life. It was an amazing consensus destined to be revived in theaters in Italy and abroad for over twenty years, then
the opera gradually disappeared from the stages after World War II. Presenting it again in this opera season, in his hometown, with a new production
and a new staging one hundred years after that triumphal première, does not have the flavor of rediscovery and musical curiosity as an end in itself: it is an act of knowledge and
enhancement of a composer who for over 40 years, from the end of the 19th century onwards, with his theater and his skills as a conductor, has been able to write new pages in
the way of conceiving and performing the opera theater in Italy and in world.
As complex as it is fascinating, Il piccolo Marat is therefore little known today: we offer three fundamental moments for listening, which will be accompanied by
narration by the well-known journalist, popularizer and essayist Alessandro Cecchi Paone, with the musical performance entrusted to the Orchestra of Tuscany and the Chorus of
the Goldoni Theater directed by Maestro Mario Menicagli (Maestro del Coro Maurizio Preziosi). “ We will talk about a period that is very dear to me like the French Revolution - says
Cecchi Paone - with its wonders and horrors, but in any case with its fundamental contribution to making the triad of Liberty, Equality and
Fraternity a World Heritage Site. In all this, remembering how human nature can become a protagonist, but it can also be overwhelmed as a victim ”.
The subject of The Little Maratdraws its cue from a criminal episode that took place in the years of the Terror of the French Revolution narrated in the book Noyades di Nantes by George
Lenôtre, which, however, with its main protagonists, remains confined to the background of a complex and grim story, but much more human: the love of a child for the mother
who knows she is in extreme danger of life and who decides to do everything to save her; love again, but between the two protagonists par excellence - the tenor and the soprano -
who force themselves to rebel against the cruelty of the Orc, the ruthless persecutor of political prisoners, sentenced to death without trial; human and civil conscience
who does not look away from the ferocity, but rebels and tries to make it stop (the roles of the Carpenter and the Soldier).
" I chose to open the concert in the name of an opera like Il piccolo Marat, difficult but extraordinary - says the conductor Mario Menicagli - the impetus, the
truthfulness, the freshness that echo in this score have few similar references in the production of Mascagni, a sign of a maturity now reached and a
desire to propose new choices in step with the times ". In the second part of the concert, there is space for some symphonic pages taken from some Mascagnan works
( Guglielmo Ratcliff, The masks, Isabeau), each of which by inspiration, orchestral writing and color, will lead the viewer to different periods
of the human and artistic life of the Livorno musician.
Happy Birthday teacher.

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