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Jaap van Zweden
Jaap van Zweden: Symphony No. 5 in B-flat major WAB 105 Bruckner
Jaap van Zweden
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Accademia Nazionale di Santa Cecilia (2024)
18 - 20 enero 2024 (3 presentaciones)
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Información de la organización artística (Verificado por Operabase)

Jaap van Zweden by Bruckner, jue. 18 ene 2024, De (2024/2024), Director Jaap van Zweden, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Roma, Italia

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia inaugura le celebrazioni per i duecento anni dalla nascita di Anton Bruckner (1824-1896), tra i massimi sinfonisti di sempre. In occasione di questo primo appuntamento bruckneriano, il giovane direttore britannico Alexander Soddy (1982), che ha già raccolto grandi successi di pubblico e critica in prestigiosi teatri come il Metropolitan di New York, il Covent Garden di Londra, la Bayerische e la Wiener Staatsoper, dirigerà la Quinta Sinfonia del compositore austriaco, a proposito della quale ha dichiarato: «Bruckner è stato un uomo di grande ingenuità, disarmante nei comportamenti sociali. Come sia riuscito nella concezione di quei grandiosi edifici sonori che sono le sue Sinfonie resta un mistero dell’arte. Accostarsi alla Quinta Sinfonia, forse il suo capolavoro, significa entrare in una grande cattedrale. Nella Quinta, infatti, Bruckner raggiunge l’esito più clamoroso tra le sue grandiose costruzioni sinfoniche. Dalle singole note si passa alla costruzione di elementi strutturali, delle vere architravi, che progredendo e ingrandendosi vanno a sorreggere un edificio sonoro di stupefacenti proporzioni, una cattedrale fatta di musica che culmina in quella vertiginosa “cupola” che è il Finale: un Corale nel quale ritornano in una combinazione di abbacinante splendore, tutti gli elementi dei movimenti precedenti. L’infinitamente piccolo che diviene l’infinitamente grande». Composta nel 1875 ma eseguita soltanto nel 1894, nessun’altra sinfonia di Bruckner è ricca di soprannomi quanto la Quinta: è stata chiamata “Medievale”, “Cattolica”, “Corale”, “Sinfonia della fede” e perfino “Tragica”. Bruckner stesso la definì la sua “Fantastica” e, in considerazione dell’ultimo movimento – secondo il celebre direttore Wilhelm Furtwängler il “più monumentale di tutta la letteratura musicale mondiale” -, il suo “capolavoro contrappuntistico”.
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