Name: Liszt voyage en Italie
Start: 2024-04-07T00:00:00.000Z
End: 2024-04-07T00:00:00.000Z
Location: Fondazione Istituto Liszt

Organization

Admin

Fondazione Istituto Liszt

Pianist

Marco Cadario

Piano

Instrumentalist

Antonella Romanazzi

Voice

Singer

Soprano

Liszt voyage en Italie

Bologna

Italy

Public

Angiolin dal biondo crin, S.269

Les jeux d'eau à la villa d'Este

Oh! quand je dors, S. 282

Les soirées musicales

Soirées musicales de Rossini, S.424

Paraphrase de concert sur Rigoletto, S.434

Rigoletto

Luis Mariano Nomdedeu

Approved

Liszt voyage en Italie: Angiolin dal biondo crin, S.269 Liszt (+6 More)

Franz Liszt, musicista romantico di origine ungherese, si innamorò dell’Italia e ne esplorò paesaggi, letteratura, storia, tradizioni e linguaggio espressivo, traducendo il tutto in musica.
Durante il suo soggiorno in Toscana, suggestionato da Dante, Petrarca e dai maestri del rinascimento italiano, conoscerà l’intellettualità dell’abate Gerbet, il letterato Giovanni Rosini e soprattutto l’amico e marchese Cesare Boccella, autore di Angiolin dal biondo Crin composto in musica nel 1839. Nel 1859, scriverà la seconda versione di Oh! Quand je dors, su una poesia di Victor Hugo nella quale la figura femminile, in sogno, diviene angelo,  così come Petrarca cantò Laura nei suoi Franz Liszt, musicista romantico di origine ungherese, si innamorò dell’Italia e ne esplorò paesaggi, letteratura, storia, tradizioni e linguaggio espressivo, traducendo il tutto in musica.
Durante il suo soggiorno in Toscana, suggestionato da Dante, Petrarca e dai maestri del rinascimento italiano, conoscerà l’intellettualità dell’abate Gerbet, il letterato Giovanni Rosini e soprattutto l’amico e marchese Cesare Boccella, autore di Angiolin dal biondo Crin composto in musica nel 1839. Nel 1859, scriverà la seconda versione di Oh! Quand je dors, su una poesia di Victor Hugo nella quale la figura femminile, in sogno, diviene angelo,  così come Petrarca cantò Laura nei suoi sonetti.
Il suo peregrinare per l’Italia lo porterà alla Villa d’Este a Tivoli, dove, compone e suona al suo pianoforte,  collocato davanti ad una finestra che guarda sull’adiacente giardino con le sue spettacolari fontane dai mille zampilli. Un’ispirazione questa, che trasforma la sua musica in visionaria, quasi immateriale, dando luce a Les jeux d’eau à la Villa d’Este.
Ci affacceremo poi, al mondo delle trascrizioni, e giocheremo affiancando alcune arie delle Soirées Musicales di Rossini: due proposte nella versione originale per voce e pianoforte ed una reinterpretata da Liszt, il quale, non si limiterà ad una semplice trascrizione per pianoforte solo, ma la arricchirà di infiniti virtuosismi, gli stessi che lo resero noto come esecutore.
Il culmine del nostro viaggio corrisponderà al punto più alto del genio lisztiano: le sue composizioni per pianoforte su brani tratti da opere liriche. Egli si appassionò infatti, anche alla grande tradizione operistica italiana, tanto che nella sua produzione musicale riecheggiano Donizetti, Bellini, Rossini, Verdi, e famose diverranno poi le sue Fantasie su Lucia di Lammermoor, Norma, Simon Boccanegra e Rigoletto.
Non poteva quindi mancare un omaggio a colui che del melodramma italiano viene considerato il maggior rappresentante: Giuseppe Verdi.

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