Operabase Home
Teilen

Frühere Produktionsrezensionen

3
La Traviata, Verdi
D: Salvo Piro
C: Simone Veccia
Trapani, Luglio Musicale Trapanese 2022 – La traviata

La Violetta di Maria Francesca Mazzara. Che da anni cesella il ruolo, finalmente suo, profondamente suo. Lo si vede dalla cura minuziosa di un fraseggio con cui, in maniera accorta, sbalza ogni frase, alla ricerca di un’espressività che trapela da ogni accento; dalla figura svelta, elegante, raffinata, mai sopra le righe, sempre puntuale e coinvolgente; dalla lenta, inesorabile progressione psicologica con cui affronta la parte, con salda capacità di persuasione. È giovane e bella in bianco e verde, al primo atto, che corona con un importante mi bemolle al termine di un’aria eseguita integralmente, alla ricerca del senso più profondo di quella ‘parola scenica’ così cara alla scrittura verdiana; è donna matura nello scontro con Germont, che presto si risolve in una confessione accorata, ma sempre esibendo una dignità che passa attraverso il controllo di luminose arcate melodiche («Dite alla giovine»); brilla nell’ultima festa dall’amica Flora, in uno strepitoso abito rosso Valentino, che nell’ultimo atto diventerà «l’immagine | de’ miei passati giorni», trasmessa ad Alfredo per un futuro, il suo futuro senza di lei. È una Violetta che andrà ricomponendo il suo io, sin dal Preludio dell’ultimo atto, in cui la ragazzina che era stata ritorna al proscenio, dapprima al polo opposto al suo, quindi accanto a lei, «tra quei fior» che adesso invadono la scena, s’abbarbicano sul fondale, lo illuminano, quasi lo profumano. La sua, questa volta, non è neanche una mort parfumée, alla maniera dannunziana: ma un commosso, commovente «ritorno a vivere» nell’ultima stretta con il candore dell’infanzia, nello sfolgorio della luce che officia quell’«avvenir migliore» meritato, cercato, celebrato.

weiterlesen
11 August 2022www.connessiallopera.itGiuseppe Montemagno
TRAPANI: La traviata – Giuseppe Verdi

Decisamente buono il cast vocale, con la Violetta di Maria Francesca Mazzara che riesce ad essere contemporaneamente potente ed intensa, intimamente emozionante. Sensibile musicalmente e capace di dare sfoggio vocale sia nelle agilità sia nel Mib del primo atto tenuto per un tempo infinito. Nell’ “Addio del passato…” non esegue la seconda parte ma conclude con un acuto limpido, tagliente come un rasoio, che riempie il teatro en plein air, e che anche qui sembra non avere limiti temporali.

weiterlesen
08 August 2022www.iteatridellest.comLoredana Atzei