“I have only very rarely experienced such a precise, fine and homogeneous choral singing in this repertoire.”
“As for the choirs and the vocal soloists, the perfection of the pitch, the purity of the emission, the very beauty of the voice, all of this passed with seeming happiness. It was a glorious concert, from the glory of the German baroque.”
Concerto singolare innanzitutto – ovviamente – per l’indiscussa e ben nota valentìa dei due ensembles e così pure per la sterminata cultura e sensibilità di Gardiner, ma non solo: di concerto ‘davvero speciale’ si è trattato altresì per il ricercato contenuto, lontano per una volta dal consueto e pur gradito repertorio per lo più sinfonico che è caratteristica della programmazione dei Concerti del Lingotto. E il pubblico, che affollava la sala – molti i giovani, fa piacere constatarlo – ha mostrato di gradire la proposta, decretando un successo indicibile, e invero del tutto meritato, a fine serata con applausi scroscianti e prolungati.
Gardiner ha guidato l’insieme con gesto essenziale e di fondamentale accuratezza, dirigendo a memoria Monteverdi e lasciando briglie sciolte in Scarlatti, risolto con vivida immediatezza aliena da ogni rigidità stilistica. Il teatro Olimpico era al gran completo, affollato di un pubblico di conoscitori e di estimatori del musicista inglese, fin dall’inizio accolto con una vera e propria ovazione.
'Ovvero: la filologia che si fa bellezza, nel suono tornito e solo leggermente increspato degli strumenti, nella perfezione immacolata delle voci.'
‘The full genius of everything in all six cantatas over two glorious evenings’ ‘Singers and players ran the gamut of a masterpiece that deserves to stand alongside the Passions, but rarely does so in its entirety’
‘John Eliot Gardiner and the Orchestre Révolutionnaire et Romantique offered a superbly cogent interpretation that emphasised the work’s tragic elements’
‘This was a meticulously authentic but never pedantic interpretation, notable for the wonderfully delicate playing of the Orchestre Révolutionnaire et Romantique, particularly sensitive in the gently palpitating tenderness of the love scenes.’