Organization

Singer

Soprano

Anaïs Mejías

Adele

Sara Fanin

Francesca Micarelli

Conductor

Sasha Yankevych

Stage director

Cesare Lievi

Set designer

Luigi Perego

Costume designer

Lighting designer

Luigi Saccomandi

Chorus master

Gea Garatti Ansini

Tenor

Mert Süngü

Gabriel of Eisenstein

Mihaela Marcu

Rosalinde

Mezzo-soprano

Miriam Albano

Prince Orlofsky

Matteo Falcier

Alfred

Francesco Castoro

Salvatore Grigoli

Doctor Blind

Desirée Rancatore

Baritone

Birger Radde

Doctor Falke

Teatro Carlo Felice

Teatro Comunale di Bologna

Others

Coro del Teatro Comunale di Bologna

Orchestra

Orchestra del Teatro Comunale Bologna

Die Fledermaus -  (The Bat)

Bologna

Italy

Main Stage

Die Fledermaus

Public

Private

The Bat

Approved

Less than a year after the collapse of the Vienna stock exchange (1873), the Habsburg capital exorcized the crisis between a round of waltzes and a glass of champagne. He exorcizes it with uninhibited and disengaged eros, the moment that cannot be seized, but with which one can only dance. “Over the goblets from which we drank invisible death was already crossing its bony hands.” repeats Baron Trotta in the Crypt of the Capuchins of Roth: we are on the eve of the First World War, but the sentence would not be out of place in 1874 in which Die Fledermaus is written . History  of betrayals and crossed courtships, masks, jokes of youth awaiting revenge, a night in prison and one at Prince Orlofsky's party. Lawyers, bourgeois, tenors, maids, dancers, eccentric foreign aristocrats,   jailers: all swept up in the perfectly organized whirlwind of an intellectual and sensual game. And, let's remember, operetta is not a diminutive, but a term of endearment, it should never be underestimated.

English

Meno di un anno dopo il crollo della borsa di Vienna (1873), la capitale asburgica esorcizza la crisi fra un giro di valzer e una coppa di champagne. Lo esorcizza con l’eros disinibito e disimpegnato, l’attimo che non si può cogliere, ma con il quale si può solo danzare. “Sopra i calici dai quali noi bevevamo la morte invisibile incrociava già le sue mani ossute.” ripete il barone Trotta nella Cripta dei Cappuccini di Roth: siamo alla vigilia della prima guerra mondiale, ma la frase non stonerebbe nel 1874 in cui viene scritta Die Fledermaus. Storia  di tradimenti e corteggiamenti incrociati, maschere, burle di gioventù che attendono vendetta, una notte in prigione e una al festino del principe Orlofsky. Avvocati, borghesi, tenori, cameriere, ballerine, eccentrici aristocratici stranieri,  carcerieri: tutti travolti nel turbine perfettamente organizzato di un gioco intellettuale e sensuale. E, ricordiamocelo, operetta non è un diminutivo, ma un vezzeggiativo, non va mai sottovalutata.

italiano

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