Melodramma in due atti. Musica di Vincenzo Bellini. Libretto di Felice Romani, dal ballo pantomimo La somnambule,
ou L’arrivée d’un nouveau seigneur di Eugène Scribe e Jean-Pierre Aumer.
Prima rappresentazione: Milano, Teatro Carcano, 6 marzo 1831
La sonnambula, opera semiseria, paradigma del bel canto belliniano, venne composta in soli due mesi (gennaio – marzo 1831), tra le sponde del Lago di Como, tra Moltrasio e Blevio, come le cronache ottocentesche confermano, nei luoghi frequentati dal librettista e amico Felice Romani, dalla celebre cantante e musa ispiratrice Giuditta Pasta (prima interprete del titolo), e da Giuditta Turina, amante amata da Vincenzo Bellini “[…] e l’idilio soave del cuore diede origine all’idilio soave e gentile dell’arte La sonnambula […]”.