Name: Napoli milionaria
Start: 2021-03-06T00:00:00.000Z
End: 2021-03-07T00:00:00.000Z
Location: Teatro del Giglio

Artist

Admin

Conductor

Jonathan Brandani

Stage director

Fabio Sparvoli

Set designer

Alessandra Torella

Costume designer

Rosanna Monti

Lighting designer

Marco Minghetti

Chorus master

Riccardo Mascia

Singer

Baritone

Alfonso Michele Ciulla

Gennaro Iovine

Salvatore Grigoli

Soprano

Valentina Iannone

Amalia

Elena Memoli

Viola Sofia Nisio

Maria Rosaria

Gesua Gallifoco

Tenor

Daniele Adriani

Amedeo

Andrea Galli

Francesco Fortes

Errico Settebellizze

Alessandro Fantoni

Bass-baritone

Yuri Guerra

Peppe o Cricco

Bass

Lorenzo Liberali

Riccardo Spasiano

Niccolò Casi

Federico

Alessandro Ceccarini

O miezzo Prevete

Mauro Secci

Pascalino o pittore

Gianluca Tumino

Il Brigadiere Ciappa

Aran Matsuda

Johnny

Mezzo-soprano

Antonia Fino

Adelaide Schiano

Lucia Conte

Assunta

Rebecca Pieri

Adina Vilichi

Donna Peppenella

Spoken

Maria Chiara Vigoriti

Donna Vincenza

Teatro del Giglio

Others

Ensemble vocale del Progetto LTL Opera Studio

Orchestra

OGI Orchestra Giovanile Italiana

Napoli milionaria -  (Neapolitan Millionaire)

Lucca

Italy

Private

Public

Neapolitan Millionaire

Approved

Napoli milionaria debuttò il 22 giugno 1977 al Festival dei Due Mondi di Spoleto. La collaborazione tra Eduardo De Filippo e Nino Rota generò un’opera più cupa e amara sia della commedia originaria, sia della sua realizzazione cinematografica: le variazioni apportate nella drammaturgia dallo stesso Eduardo segnalano una disillusione dovuta al rendersi conto del degrado di valori in seguito alla guerra e allo scivolare verso il basso della dignità umana. La borsa nera di Napoli, le vicende amorose tra Maria Rosaria e Johnny, soldato americano, la vita di una povera famiglia oltre il limite della legalità, sono interpretati da Rota con un carattere che mantiene attenzione alla parola, senza per questo soverchiare il canto. Spartito vocalmente impegnativo, disegna personaggi a tutto tondo, giocando con vitali contaminazioni linguistiche italiane, napoletane, americane a rendere il caos e lo sbandamento della vita appena conclusa la guerra. Rota rende in musica l’affresco di una Napoli dall’umanità ferita e fragile, non solo materialmente povera, ma che comincia a portare i segni di un’inconsapevole rovina interiore. Rota e De Filippo dimostrano in quest’opera di teatro musicale un forte impegno civile, testimonianza del profondo e felice connubio di due grandi artisti del Novecento italiano.

italiano

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