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Symphonic concert
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Orvieto Festival della Piana del Cavaliere (2022)
11 settembre 2022 (1 rappresentazioni)
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Informazioni dall'organizzazione artistica (verificate da Operabase)

Symphonic concert by Händel, Paganini, Niccolò, Wieniawski, Henryk, Schubert, dom 11 set 2022, Da (2022/2022), Direttore d'orchestra Tito Ceccherini, Teatro Mancinelli, Orvieto, Italia

Guarda Cast e team creativo per 11 set 2022
Seleziona LavoroSuite No. 1 in F Major, HWV 348 (Water Music Suite No. 1 in F Major, HWV 348) (Suite n. 1 in Fa maggiore, HWV 348), Händel

Ensemble

Giuseppe Gibboni Giuseppe Gibboni è uno dei talenti più straordinari che abbia conosciuto. Possiede un’“intonazione” perfetta, una tecnica strabiliante in tutti i suoi aspetti, un suono molto affascinante e una musicalità sincera. Sono sicuro che avrà tutti i successi che merita. Salvatore Accardo Classe 2001, si diploma a 15 anni con 10 Lode e Menzione d’Onore sotto la guida del Maestro Maurizio Aiello. Nel 2015, a soli 14 anni, viene ammesso all’Accademia Stauffer di Cremona nella classe del Maestro Salvatore Accardo. Nel 2016 riceve il Diploma d’Onore ai corsi di Alto Perfezionamento all’Accademia Chigiana di Siena. Dal 2016 frequenta il corso di Alto Perfezionamento presso l’Accademia Perosi di Biella con il Maestro Pavel Berman. Attualmente studia con il Maestro Pierre Amoyal al Mozarteum di Salisburgo. Ha partecipato a vari concorsi nazionali e internazionali classificandosi sempre al primo posto. Spiccano tra questi il XXIII Concorso Internazionale Violinistico A. Postacchini (con premio speciale per l’esecuzione dei 24 capricci di Paganini) 2016; l’International Competition L. Kogan 2017, Bruxelles; il terzo premio (con primo non assegnato) al prestigioso G. Enescu International Violin Competition di Bucarest. Vince il 56° Premio Paganini di Genova, oltre al premio speciale per la miglior esecuzione del concerto di Paganini, il premio speciale per il maggior riconoscimento da parte del pubblico, il premio speciale per la miglior interpretazione dei 24 capricci di Paganini. Si è esibito in qualità di solista in vari teatri e sale prestigiose in Italia, Austria, Russia, Germania, Paesi Bassi e altri. Nel 2017 ha ricevuto un riconoscimento della Camera dei deputati dalla Presidente Laura Boldrini nella giornata nazionale della Musica con il Premio Internazionale “Charlot” come giovane promessa della musica. Ha inciso con la casa discografica Warner Classics. Si è esibito al Conservatorio “Tchaikovsky” di Mosca a chiusura della mostra “Il Mito di Stradivari”. Dal 2017 è un’artista della SI-YO Foundation di New York. È Socio onorario RotarAct. Suona un violino Balestrieri 1752 prestatogli da Stefano Arancio per conto del progetto “Adopt a Musician” di Lugano. Nel novembre 2021 debutta con il Concerto per violino e orchestra di Tchaikovsky con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel dicembre 2021 si esibisce in duo con la chitarrista Carlotta Dalia a Dubai Expo per conto del Ministero della Cultura Italiana, e sempre a dicembre in duo si esibisce su invito del Presidente della Repubblica Italiana (presente al concerto) presso il Palazzo al Quirinale alla Cappella Paolina, in diretta RadioRai3. Nel 2022 è protagonista all’inaugurazione di Ferrara Musica, Mantova Musica e debutta come solista con l’Orchestra della Fondazione lirico sinfonica del Teatro Comunale di Bologna. Tito Ceccherini Fin dall’Adagio iniziale, Tito Ceccherini suggerisce attese, chiaroscuri, mentre l’approccio diventa incessantemente più implacabile nelle onde ossessive dei movimenti successivi… un’interpretazione fiammeggiante e precisa, impressionante per il respiro e la partecipazione. Patrick Szersnovicz, Diapason Direttore fra i più colti e profondi della sua generazione, è apprezzato per la lucidità delle sue interpretazioni e per la spiccata versatilità del suo approccio al repertorio. Acclamato interprete del repertorio moderno, ha approfondito l’opera dei classici del ‘900: da Bartók, Debussy e Ravel, a Schoenberg, Webern, Ligeti. Il suo repertorio operistico, che evidenzia a sua volta l’amore per il ‘900 (Il castello di Barbablu, Da una casa di morti, Il Prigioniero, Le Grand Macabre, il teatro di Strauss, Debussy, Puccini, etc.), testimonia altresì una profonda conoscenza del melodramma italiano ed una particolare attenzione al belcanto, ove ha dimostrato di saper conciliare proprietà stilistica e sensibilità moderna. È inoltre apprezzato come interprete mozartiano, e per il suo talento nella creazione di opere nuove (Da gelo a gelo e Superflumina di Sciarrino, La Cerisaie di Fénelon al Bolshoi e all’Opéra di Parigi, Les pigeons d’argile di Hurel a Tolosa). Direttore di provata esperienza, collabora con orchestre come la Philharmonique de Radio France, la Filarmonica della Scala, la BBC Symphony e la Philharmonia Orchestra di Londra, la WDR Sinfonieorchester di Colonia, la Radio Filharmonisch Orkest di Amsterdam, la HR-Sinfonieorchester di Francoforte, la Bilkent Symphony, la SWR di Stoccarda, la Deutsche Radio Philharmonie, la Tokyo Philharmonic, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra del Teatro La Fenice, l’Orchestra Sinfonica di Milano “G.Verdi”, l’Orchestra del Teatro San Carlo, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, l’Orchestre de Chambre de Genève, la OSI di Lugano, la Real Orquesta Sinfonica de Sevilla, la Haydn di Bolzano, l’Orchestra della Toscana, ed ensemble rinomati come l’InterContemporain, il Klangforum Wien, Ensemble Modern, Contrechamps, fra i molti altri. Nell’agosto del 2012 ha fatto il suo debutto al Festival di Lucerna partecipando al ciclo “Pollini Perspectives” con il Klangforum Wien e i Neue Vocalsolisten. Il progetto è presentato anche a Tokyo (Suntory Hall), Parigi (Salle Pleyel), Berlino (Philharmonie) e Milano (Teatro alla Scala). Sempre nel 2012 ha inaugurato il nuovo Festspielhaus a Erl (Austria), con un’acclamata interpretazione de Il castello di Barbablù di Bartók. Ospite regolare del Festival d’Automne di Parigi, è stato applaudito in teatri come il Bolshoi di Mosca (Turandot di Puccini), l’Opéra National de Paris, il Capitole di Toulouse (Béatrice et Bénédict di Berlioz; Die Entführung aus dem Serail di Mozart), l’Opera di Francoforte (Rake’s Progress di Stravinsky; From the house of the dead di Janaček; I Puritani di Bellini), l’Opernhaus Zurich (Le Grand Macabre di Ligeti), il Grand Theatre de Geneve, il Teatro La Fenice di Venezia (Cefalo e Procri di Krenek, Riccardo III di Battistelli), la Philharmonie di Parigi (Il Mondo della Luna di Haydn), il Colón di Buenos Aires, il Nationaltheater a Mannheim (Maria Stuarda di Donizetti; Alessandro di De Majo), il Tiroler Festspiele (Die Zauberflöte di Mozart), l’Opéra de Rennes (Don Pasquale di Donizetti), e numerosi altri. Fra i principali impegni futuri, il debutto al Teatro di Basilea (Verdi: La traviata, nuova produzione), i ritorni all’Opera di Francoforte (Ronchetti: Inferno, nuova produzione), all’Opernhaus di Zurigo (Poulenc: Les dialogues des Carmelites, nuova produzione), al Teatro La Fenice di Venezia (Luci mie traditrici di Sciarrino), nonché concerti con l’Orchestra Sinfonica della RAI al Festival Milano Musica, con la SWR Sinfonieorchester a Donaueshingen, Essen e Friburgo. Le incisioni discografiche di Tito Ceccherini (realizzate per Sony, Kairos, Col legno, Stradivarius, etc.) sono state insignite di premi come lo “Choc” di Le Monde de la Musique, “Diapason d’Or” e il Midem Classical Awards. Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani L’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani nasce con l’obiettivo di riunire i migliori talenti italiani in una compagine che pone la qualità artistica come fondamento della propria attività. Ha collaborato con numerosi teatri italiani e stranieri ed è stata diretta da direttori di fama nazionale e internazionale che l’hanno accompagnata in molteplici repertori, dal barocco al classico, dal moderno al contemporaneo. Grande attenzione è riservata ai compositori di oggi, come importante mezzo di coesione con la modernità e di confronto con il passato. L’orchestra è inoltre ospite di prestigiose stagioni artistiche e festival nazionali e internazionali. L’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani dal 2020 ha sede presso il Teatro Mancinelli di Orvieto ed è sin dalla sua nascita l’orchestra in residence del Festival della Piana del Cavaliere | Orvieto Festival. Si esibisce nei maggiori teatri italiani e internazionali sotto la guida di direttori come Tito Ceccherini, Hossein Pishkar, Diego Ceretta, Pasquale Corrado e collabora con solisti di fama internazionale. Info eventi@festivalpianadelcavaliere.it
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