Cento. Gradito ritorno a Cento – mercoledì 15 maggio alle ore 21 – questa volta sul palcoscenico del PalaBorgatti – per l’opera lirica “La Cenerentola” di Gioachino Rossini su libretto di Jacopo Ferretti. Dopo i successi del Barbiere di Siviglia nel 2011 e dell’Italiana in Algeri nel 2012, spazio a La Cenerentola, tradizionalmente considerata parte della trilogia buffa di Rossini.
Fra i cantanti citiamo prima di tutto il mezzosoprano Camilla Antonini (secondo noi, potrebbe cantare efficacemente anche tutti i ruoli da soprano-falcon) che ha saputo dare vivacità e vocalità appropriata al personaggio di Angelina, la Cenerentola dell’opera: attrice di buona scuola, si è fatta apprezzare soprattutto vocalmente: da noi attesa con curiosità per il rondò finale, Nacqui all’affanno e al pianto, vera aria di bravura, ha soddisfatto le nostre aspettative, senza strafare nelle agilità ma adattandole con ottima tecnica alle proprie specifiche caratteristiche.
Mattatore della serata è stato il basso centese Alberto Bianchi Lanzoni (foto a sinistra), un vero e proprio “animale da palcoscenico”, che dall’inizio alla fine ha dominato la scena e che con la sua ‘verve’ e con la sua voce, potente e flessibile allo stesso tempo, ha delineato come meglio non si potrebbe il difficile personaggio di don Magnifico, un tipico esempio di basso buffo dell’opera napoletana, che però Rossini voleva con la voce di basso vero.