ALBERTO MATTIOLI MILANO Gianmaria Aliverta è l’antibamboccione dell’opera. La sua storia è nota ai lettori della «Stampa» perché l’abbiamo già raccontata. In sintesi: colpito dal bacillo del melodramma, portatore insano di passione operistica, il giovane Aliverta prima l’opera l’ha cantata come corista e poi ha deciso di metterla in scena come regista. Invece di stare lì a lamentarsi...
Passerà nel lungo catalogo delle malefatte registiche come «il Rigoletto trans», e già pregustiamo la solita litania dei commenti prêt-à-penser sui social, da «se questi registi vogliono cambiare le opere se le scrivano loro» a «l’importante è la musica», fino ovviamente al più lapidario di tutti, «povero Verdi!». Poveri noi. Allora, per raccontare cos’è e com’è il Rigoletto di Voce...
Nella farraginosa stagione esti-va della Fenice, splende comunque “Mirandolina” di Bohuslav Martinu, il maggior compositore ceco del secolo scorso dopo Janacek. Quest’opera, tratta dalla “Locandiera” di Goldoni, ridotta sempre in italiano dallo stesso musicista, è un piccolo capolavoro retrospettivo che cancella gli elementi di critica sociale di Goldoni e crea uno stile di giocoso d...
“Gianmaria Aliverta, che di produzione in produzione si va confermando come uno dei più interessanti tra i giovani talenti della regia, sposta l’azione ai giorni nostri, facendone una sorta di omaggio allaCommedia all’italiana un po’ greve dei film di Natale, quelli di Corbucci o dei fratelli Vanzina, per intenderci.”
“…vuoi per la messinscena di Gianmaria Aliverta, giustamente fiabesca e poetica. In una cornice stilizzata ma piena di colori e di idee, firmata per le scene da Alessia Colosso, per i costumi dallo stesso Aliverta in coppia con Simone Martini e per le luci da Adriana Renna, lo spettacolo si è fatto ammirare per la freschezza e per il ritmo della narrazione, brillante senza cadere in...
Affascinante elaborazione teatrale a cura dell’emergente Gianmaria Aliverta per un dittico Janáček-Poulenc fuso in un’unica narrazione sorprendentemente efficace. La qualità musicale è garantita, nella prima parte, dal piano forte di Claudio Marino Moretti, nella seconda dalla bacchetta di Francesco Lanzillotta, nonché dalle voci di Leonardo Cortellazzi e Angeles Blancas Gulin. Vene...
Se si passa dall’astratto su carta al concreto in scena, il lavoro di Aliverta è però esemplare: a dispetto d’infiniti colleghi, egli sa tradurre l’idea in spazio, immagine e gesto, e trasformare ciascun cantante in attore entusiasta capace d’interagire alla pari con ciascun altro. Tutto ciò, vincendo una doppia sfida. La compagnia di canto è tutta di giovanissimi semidebuttanti, al...
Il conte d’Albafiorita ricorda Verdone in versione gallo cedrone, il marchese di Forlimpopoli il «cumenda» di Guido Nicheli in vacanza a Cortina nei cinepanettoni più famigerati. Solo che siamo all’opera, sulle nobili ma non polverose scene della Fenice, dove si riesuma Mirandolina di Bohuslav Martinu («prima», postuma, nel 1959), su un libretto in italiano dello stesso Martunu che,...
Alla corte del Duca di Mantova la notte è sempre festa: ragazze bendate che aspettano nelle alcove, baby-escort con i codini, calze e colletti bianchi, pronte per essere spogliate da uomini mascherati. Tutto sotto l’occhio vigile della mezzana, un travestito che troneggia in abito lilla e frustino. Gianmaria Aliverta, regista enfant prodige di VoceAllOpera, dipinge così il suo Rigole...
La chiave di lettura proposta da Gianmaria Aliverta nell’edizione della Fenice tiene conto di questa caratteristica. Il giovane regista rispetta le diverse psicologie individuali, ma le colloca in un contesto attualizzato, offrendo nello specifico uno spaccato della società contemporanea ispirato all’immaginario cinematografico della commedia all’italiana. Per la precisione, Aliverta...
Anche l’opera portata in scena quest’anno, dopo due anni di stop sofferto dovuto al Covid, Rita di Gaetano Donizetti, già buffa di suo, è fuori dai canoni, in pieno stile Gianmaria Aliverta, il regista, che, come spiega lui stesso, ha riadattato anche alcune parti per renderle più attuali. La trama resta la stessa, ma Aliverta, sempre attento all’attualità, la spoglia del retrogusto...
In questa occasione Rita è stata rivista simpaticamente in salsa sadomaso. Rita, sposata con Gasparo, era si picchiata, come da libretto di Gustave Vaëz in traduzione italiana, ma per soddisfare le loro fantasie coniugali fatte di frustini e manette. La coppia, titolare di uno stabilimento balnerare viene colpita da uno tsunami che travolge e distrugge tutto. Dopo la sciagura Gasparo...