Pinocchio, creatura oggetto di continue metamorfosi, si esprime soprattutto con un canto declamato molto teso e stretto nel primo atto, con qualche apertura vocale più distesa nel secondo. Eleonora Boaretto è il giovane soprano impegnato in questo ruolo impervio. Non solo regge alla perfezione il lato musicale, ma riesce a calarsi nel personaggio assorbendolo fino in fondo, piegando la sua bella voce ai capricci infantili con il gusto dell’interprete intelligente, rendendo credibile un bambino bizzoso che strepita in sprechgesang.